Alla fine penso che il problema si trovi nel fatto che io “non faccio parte di niente”. Eh già, non ci sono gli amici, quelli fidati, quelli che non appena vai a terra ti rialzano senza nemmeno contare fino ad uno; a priori (e a posteriori), loro ci sono, sempre.
Se le lacrime hanno bisogno di essere asciugate non serve la tua manica della maglietta da utilizzare come fazzoletto in teoria poi, in pratica, non si sa mai, dovrebbe esserci una spalla, una protezione, parole di conforto e incoraggiamento: tutto ciò che da anni e anni e anni ormai non ho più nè visto nè sentito; questa sensazione di vuoto, forse, deriva anche e soprattutto da questo: non so mai a chi raccontare vincite e sconfitte, non so a chi chiedere un vero e proprio consiglio, non so di chi posso fidarmi, non so chi guardare in viso cercando una conferma. 
Si, è vero, mi sento sola. 

La consapevolezza che mi accompagna è semplicemente il fatto di avere, in realtà, persone intorno, ma nessuno di cui potermi davvero fidare. Quindi si, sono sola, ancora una volta. 
Dovrò farmene una ragione prima o poi, non credete? Sono esausta. Pensare alle stesse identiche cose ogni fottuto giorno della mia vita, da diversi anni a questa parte, è diventata ormai routine, una fastidiosa e insidiosa routine che vorrei non aver mai nemmeno dovuto vedere. 
La solitudine permea la mia persona fino a rendermi immune dalle poche conquiste della mia esistenza. Quasi quasi posso dire che veramente la normalità non fa né farà mai parte di me. 

Che tristezza quando ci penso..perché quando lo scrivo significa che sono arrivata al limite e quindi ho l’impulso di dire, di sputare fuori quel male che mi sta uccidendo, quella cattiveria, quella paura è quella solitudine che ancora alloggiano in me quasi come se non volessero abbandonarmi. 
Perché sentirsi sempre meno di qualcuno? 

Perché stare sempre e comunque male? 

Perché sentirsi sempre così soli?
Io non comprendo..non ci riesco.. 
Eppure io sono qui, mi puoi toccare: sono viva!!! 

È dentro che non esisto, è dentro che qualcosa muore ogni giorno, piano piano, come se dovessi pagare pegno per qualcosa che non ho mai fatto! 
Perché?

Perché?

Perché?

..perché? 

[…]

To be continued